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Testo originariamente pubblicato il 24.03.10.
* Shah Rukh Khan, il Re. Perché è più che un attore, più che una star: è il fenomeno dall'esposizione mediatica più massiccia e capillare della storia. Perché il suo sguardo letale ci trafigge, il suo sorriso ci conquista, il suo carisma ci strega. La sua espressività è incontenibile. I suoi manierismi deliziosi. Se appare sullo schermo, impossibile staccargli gli occhi di dosso. Ammiratelo con la barba incolta in Chak De! India, diffondere feromoni a secchiate in Don, e poi in Dilwale Dulhania Le Jayenge (record mondiale di permanenza in sala), Kuch Kuch Hota Hai, Asoka (proiettato a Venezia), Devdas (proiettato a Cannes), Swades, Kabhi Alvida Naa Kehna, My name is Khan (alla cui proiezione al festival di Roma ha presenziato lo stesso Shah Rukh; distribuito anche nelle sale italiane), Fan, Raees. Unico neo: piange, e non dovrebbe. Photo gallery.
* Aamir Khan, il perfezionista. Perché è l'antidoto più efficace alla sciarukkanite violenta. Perché le sue ciglia fanno flap e ci ammaliano. Perché la sua recitazione è seria ed equilibrata. Perché è anche conduttore televisivo, e il suo Satyamev Jayate ha stimolato un dibattito nazionale su argomenti spinosi. Perché è anche regista, e il suo Taare Zameen Par ci ha incantato. Ammiratelo in Rangeela, nel capolavoro di Deepa Mehta Earth, Dil Chahta Hai, nel candidato all'Oscar Lagaan (distribuito anche nelle sale italiane), Fanaa, nel campione d'incassi 3 idiots, Talaash, PK. Unico neo: antipatico? Photo gallery
* Amitabh Bachchan, DIO, vincitore del maggior numero (quattro) di National Award come miglior attore protagonista. Perché è una leggenda vivente. Perché è l'attore più dotato di tutta la storia del cinema, indiano e non. La sua recitazione è sempre impeccabile, mai sopra le righe, mai opaca. La sua conduzione di Kaun Banega Crorepati? ad ogni puntata in India ferma il tempo. La sua partecipazione al River to River Florence Indian Film Festival 2012 ha illuminato la Toscana intera. Ammiratelo pieno di stile in Sholay (il film indiano più celebre e più amato), di potenza in Sarkar, di fascino malinconico in Nishabd. Vi emozionerà in Black, vi sorprenderà in Paa e vi delizierà in Piku. DIO non ha nei. Photo gallery
* Aishwarya Rai, l'ambasciatrice del cinema indiano in occidente. Moglie di Abhishek Bachchan e nuora di Amitabh Bachchan. Regale, bella da togliere il fiato, irraggiungibile. Danzatrice elegante. Miss Mondo nel 1994, nel 2014, nell'ambito dello stesso concorso, viene incoronata Most successful Miss World. Testimonial storica di Longines (per cui gira uno spot a Roma) e L'Oréal. Top model d'eccezione per gli stilisti italiani. Regina indiscussa del red carpet a Cannes. In Taal è un incantesimo, in Devdas (proiettato a Cannes) e in Jodhaa Akbar uno splendore, in Dhoom:2 - Back in action uno schianto, in Ae Dil Hai Mushkil un sogno, in Guru (proiettato al festival di Roma) e nello sfortunato Raavan (proiettato a Venezia) una certezza. Produzioni internazionali doppiate in italiano: Matrimoni e pregiudizi, La maga delle spezie, L'ultima legione, La Pantera Rosa 2. Photo gallery
* Salman Khan, il bad boy del cinema indiano. Bollywoodiano dentro. A suo modo unico. Risorto grintosamente dalle ceneri, è diventato l'idolo delle masse, adorato dalle donne, venerato dai fan, conteso dai produttori. La sua missione? Incendiare il botteghino sempre e comunque. Osate ancora avanzare qualche dubbio? Ebbene, l'esilarante Wanted, gli adrenalinici Ek Tha Tiger e Kick, l'emozionante Bajrangi Bhaijaan, il solido Sultan, ma soprattutto l'irrefrenabile, pirotecnico Dabangg, vi stenderanno. Letteralmente. Photo gallery
* Kajol, attrice dal talento impareggiabile. Moglie di Ajay Devgan e cugina di Rani Mukherjee. L'unica a non sfigurare mai accanto a Shah Rukh Khan e ad Aamir Khan. Di più: l'unica capace di catturare l'attenzione malgrado i due Khan. Vi sorprenderà la disinvoltura con cui il suo volto, in una manciata di secondi, riesca a passare da un'espressione ad un'altra e ad un'altra ancora e ancora e ancora. La sua fama è stellare malgrado la filmografia contenuta - per i canoni indiani - in termini di numero. Adorabile in Dilwale Dulhania Le Jayenge (record mondiale di permanenza in sala). Eclettica in Kuch Kuch Hota Hai. Pestifera in Kabhi Khushi Kabhie Gham. Drammatica in Fanaa e in My name is Khan (presentato al festival di Roma e distribuito anche nelle sale italiane). Photo gallery
* Rani Mukherjee, attrice fascinosa, sempre superiore al suo ruolo. In Toscana ha sposato il regista e produttore Aditya Chopra. Cugina di Kajol. Qualunque sia il livello del film, la sua interpretazione non delude mai. Tratti distintivi: inconfondibile voce roca, sguardo di velluto, stile e personalità. Sublime in Black. Perfetta in Kabhi Alvida Naa Kehna. Tostissima in No one killed Jessica. Tormentata in Talaash. Secca e ironica in Mardaani. Photo gallery
* Akshay Kumar, il ciclone del cinema hindi. Attore infaticabile, spericolato performer. Premiato col National Film Award. Alto, snello, atletico. Agli inizi della carriera predilige l'azione, per poi dedicarsi con altrettanto successo alla commedia incarnando l'uomo semplice (Namastey London). Sorprende la critica con pellicole intriganti (Special 26). Abbraccia impegno e cause sociali. Gira in Italia due film deludenti (Kambakkht Ishq e Housefull), e nel nostro Paese nasce un vivaio di fan devoti. Non ne avete ancora abbastanza? Godetevi la sua travolgente verve comica in Tashan, la sua classe in Mission Mangal, la sua simpatia in Good Newwz. Photo gallery
* Hrithik Roshan, il dio greco di Bollywood. Attraente. Raffinato. Espressivo. Occhi chiari e fisico elastico da urlo. Ballerino dotatissimo. In Italia gira War, campione d'incassi hindi del 2019. Ammiratelo in Mission Kashmir, nell'insolito Koi... Mil Gaya, nel sontuoso Jodhaa Akbar e in Zindagi Na Milegi Dobara. E poi divoratelo senza rimorso in Dhoom:2 - Back in action. Photo gallery
* Ajay Devgan, l'antidivo diventato suo malgrado una superstar grazie alle commedie, non proprio sofisticate, dirette dall'amico fraterno Rohit Shetty. Premiato due volte col National Film Award. Fortunatissimo marito di Kajol. L'erede più accreditato dell'angry young man portato al successo da Amitabh Bachchan. Tenebroso, asociale, silenzioso. Statuario. Sguardo inquietante. Nella sua filmografia ce n'è per tutti i gusti: ruoli negativi (Company, Once upon a time in Mumbaai), denuncia sociale (Gangaajal, Halla Bol, Aakrosh, Raid), pellicole d'autore (Raincoat), tragedie di Shakespeare (Omkara), masala tradizionali (Singham) e molto altro ancora. Photo gallery
* Kareena Kapoor, l'erede di una stirpe che ha scritto la storia del cinema indiano. Il nonno era il leggendario Raj Kapoor. Rishi Kapoor era suo zio. Ranbir Kapoor è suo cugino. Moglie di Saif Ali Khan. Attrice matura e affidabile che non si offre, semmai si impone alla macchina da presa. Una garanzia. Gira in Italia il deludente Kambakkht Ishq. Il suo look tribale in Asoka (proiettato a Venezia) è tutto da copiare. Il suo brio in Jab We Met, in Tashan, in Ek Main Aur Ekk Tu, in Veere di Wedding, è da non perdere. Il suo talento in Chameli, in Dev, in Kurbaan, ma soprattutto in Talaash, è solo da scoprire. Photo gallery
* Priyanka Chopra, attrice dalla professionalità in crescita costante, premiata col National Film Award. Imprenditrice e produttrice. Cantante (In my city, Exotic, I can't make you love me). Invidiatissima consorte di Nick Jonas. Miss Mondo 2000. Testimonial di Bulgari. Onnipresente nei social e nella cronaca rosa internazionale. Gira in Italia Dil Dhadakne Do e la terza stagione di Quantico. Ma non accontentatevi di una serie. Meglio apprezzare le sue doti atletiche in Don, la sua vena comica in Anjaana Anjaani e in Gunday, la sua bravura in Kaminey e soprattutto in Barfi!, la sua versatilità nei dodici ruoli in What's Your Raashee? e in 7 Khoon Maaf. Produzioni internazionali doppiate in italiano: Quantico, Baywatch, Non è romantico?, La tigre bianca, Matrix Resurrections, Citadel, Love Again. Photo gallery
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