10 novembre 2010

AISHWARYA RAI


Solo per cercare una sua fotografia ho impiegato più di mezz'ora. Quale scegliere tra i tanti volti, colori e acconciature della donna più bella del mondo? O forse dovrei dire la donna più bella mai nata? Alla fine ho optato per un'immagine del suo viso, dai tratti impossibili da dimenticare per chiunque - uomo, donna, vecchio, giovane, indiano o non, interessato al cinema o non - li abbia mai colti in una qualsiasi rivista, anche di sfuggita.
Oggettivamente perfetta e incriticabile, Aishwarya Rai è la regina di bellezza del sub-continente oltre che la leading lady di Bollywood e la modella più ricercata da ogni fotografo e brand internazionale. Principessa ancora prima di diventarlo legalmente (nel 2007 ha sposato Abhishek, il figlio di Amitabh Bachchan, strappando ai sogni delle giovani di mezzo mondo lo scapolo più regale e desiderato) e attrice dalla carriera in costante ascesa. A trentasette anni vanta una filmografia che supera i quaranta titoli ed è considerata da oltre un decennio l’attrice di punta. Nonostante la recente invasione delle giovanissime, Mrs. Bachchan è l’attuale sovrana indiscussa di Mumbai, sempre più brava e professionale, sempre più bella, sempre più richiesta.
Incoronata Miss World nel 1994, Aishwarya, nata a Bangalore (Karnataka) da una famiglia che non aveva niente a che vedere con lo spettacolo, raggiunse una notorietà immediata alla chiusura del concorso di bellezza. Grazie al suo aspetto meraviglioso, al suo stile, alle sue doti di danzatrice, il cinema non poteva che essere la sua naturale destinazione.  Il suo debutto fu Iruvar (1997), diretto da Mani Ratnam, regista Tamil oggi affermatissimo anche a Bollywood che la dirigerà nuovamente nel bellissimo Guru (2007) e nelle due versioni, Raavan / Raavanan (2010), del film ispirato al Ramayana. Nel suo primissimo lavoro, applaudito dalla critica, l’attrice adolescente si confrontò con il mito della cinematografia Malayalam, l’acclamatissimo Mohanlal. Nello stesso anno venne distribuita anche la sua prima pellicola Hindi, Aur Pyaar Ho Gaya, che la vide in coppia con Bobby Deol, il figlio più giovane di Dharmendra, ma Aishwarya dovrà aspettare il 1999 per imporsi definitivamente come la nuova superstar indiana. Due film, Taal e ancor più Hum Dil De Chuke Sanam, le consegnarono su un piatto d’argento le chiavi del regno.
Taal, diretto da Subhash Ghai, fu un successo moderato, ma la popolarità di Aishwarya crebbe a dismisura. L’attrice è il fulcro della storia, e nonostante presenti ancora una certa piattezza interpretativa, brilla come un astro nei numerosi brani musicali, indimenticabile dea che danza sotto una pioggia scrosciante per celebrare il risveglio della natura sulle note di A.R. Rahman, lo stesso compositore che scriverà per lei un'altra e persino più bella canzone immaginandola danzare sotto la pioggia: “Barso Re” per il film Guru .

Aishwarya è quasi troppo bella per essere vera, ispirazione per i registi, sogno impossibile per gli spettatori, modello di assoluta perfezione per gli stilisti. Sanjay Leela Bhansali la scritturò per il ruolo di Nandini in Hum Dil De Chuke Sanam, contornando la sua bellezza celestiale con setting grandiosi, adornandola con abiti e gioielli da sogno, scegliendo per lei curatissime coreografie. Sicuramente non il miglior film del regista - anzi, inspiegabilmente mediocre se si considerano i suoi capolavori successivi -, HDDCS ha comunque il merito di essere una delle pellicole capaci di mettere maggiormente in risalto la protagonista femminile che regna su un piedistallo sfavillante snobbando la natura umana e terrena delle sue co-star, Salman Khan e Ajay Devgan.

La collaborazione tra Bhansali e l’attrice trionfò nell’incredibile Devdas (2002), il film più ambizioso della storia del cinema. Aishwarya affiancò il sensazionale protagonista Shahrukh Khan e la splendida Madhuri Dixit in quello che da tutti è considerato un classico senza tempo. Il regista ha spesso definito Aishwarya la sua musa ispiratrice, e le ha regalato un nuovo attesissimo film, Guzaarish, i cui promo già spopolano in rete, accanto al suo compagno di scena più celebre, il dio greco Hrithik Roshan. Devdas collezionò record, e fu la prima pellicola bollywoodiana ad essere selezionata a Cannes. Aishwarya, splendida come non mai, sfilò sul red carpet catturando irreversibilmente l’attenzione di pubblico e fotografi, e in seguito fu anche la prima attrice indiana nella giuria del festival francese.

Ma veniamo alla parte meno gradevole: fu un film pallidissimo diretto da Gurinder Chadha, Bride & Prejudice/Matrimoni e Pregiudizi, a trasformarla in ambasciatrice del cinema indiano all’estero. L'aspetto strano e un po’ triste è che la sua notorietà nei Paesi in cui Bollywood era ancora una parola sconosciuta e male interpretata passò attraverso un prodotto di disarmante sciatteria, d’impostazione del tutto occidentale (ma spacciato per cinema indiano) e, ancora peggio, parodistico e sbeffeggiante. Inutile piangere sul latte versato: Aishwarya, un po’ per ambizione e un po’ per senso degli affari, accettò il ruolo da protagonista e sfruttò una grossa chance. 
Kareena Kapoor, che di fiuto per le occasioni non ne ha affatto (tuttalpiù un orgoglio formato grattacielo), rifiutò di partecipare al film dicendo bye bye alla possibilità di diventare una star internazionale.
Malgrado ciò, i tentativi di sbancare anche a Hollywood non portarono risultati degni di nota. A parte il grazioso esperimento fusion di Mistress of spices, pellicola in inglese ambientata a San Francisco, Ash fu relegata in ruoli secondari e miseri, in pellicole di bassa qualità come The Pink Panther 2 e The Last Legion. Anche Provoked (2007), nel quale interpreta una donna vittima delle violenze del marito, sparì senza lasciare traccia.
Prendendo le distanze da alcuni film melensi che interpretò a catena in alcuni anni della sua carriera (come Mohabbatein e Dil Ka Rishta), piano piano Aishwarya iniziò a mostrare il suo crescente talento: se all’inizo al pubblico bastava ammirare la sua bellezza divina, gradualmente emersero nuove e indiscutibili doti, e anche i critici e i più scettici si convinsero della sua crescita professionale. Al tempo stesso due item songs, "Kajra Re" dal fim Bunty aur Babli e "Ishq Kamina" da Shakti - The power, crearono reazioni di trepidante isteria. Aishwarya finalmente accettò personaggi di diverso genere, dal film d'azione Kakhee alla perfetta e sobria interpretazione in Raincot di Rituparno Ghosh, dal ruolo dell’indecisa Antara in Shabd a quello di Binodhini in Choker Bali.

Il 2006 fu l’anno del travolgente successo di Dhoom 2 - Back in action. Hrithik Roshan e Aishwarya Rai mandarono in estasi gli spettatori con la loro chimica incredibile, mai sperimentata prima. I due attori dalla bellezza impressionante e ruggente proposero un nuovo e sensualissimo look, si abbandonarono ad ammiccanti coreografie e accecarono col loro splendore. Il film, uno dei maggiori successi dell’anno, regalò agli spettatori increduli una nuova Aishwarya: graffiante, moderna, talmente sexy da stordire sia il pubblico maschile che quello femminile sulle note di “Crazy Kya Re”.   Poco più di un mese prima l’attrice aveva portato nelle sale cinematografiche il remake di Umrao Jaan, successo del 1982, originariamente interpretato da Rekha. La nuova versione, voluta del regista J.P. Dutta celebre per i suoi film a fondo storico / politico (LOC Kargil, Refugee, Border), passò inosservata. Il pubblico lo giudicò un film lento e noioso, nel quale nemmeno la bellezza di Ash e la sua grazia ultraterrena furono sufficienti a irradiare energia. Aishwarya Rai e Abhishek Bachchan, reduci da una serie di flop (prima di Umrao Jaan recitarono insieme in due melodrammi di scarso valore, Dhaai Akshar Prem Ke e Kuch Naa Kaho, quest'ultimo trasmesso da Rai Uno col titolo Un padre per mio figlio), riuscirono finalmente a raggiungere il primo grande successo insieme con lo splendido film di Mani Ratnam Guru (2007). L’intesa in e off screen tra l’erede Bachchan e la più bella del reame venne svelata durante i festeggiamenti per il trionfo di Guru al box office: la loro relazione fu ufficializzata e confermata da Amitabh Bachchan, padre dello sposo, seguita dal fidanzamento e da uno spettacolare matrimonio celebrato con i rituali dell’India del Nord e del Sud a cui presenziarono le maggiori star e personalità pubbliche indiane. I fans attesero per giorni la pubblicazione delle foto ufficiali dell’evento più atteso dell’anno. Girarono voci su un presunto abbandono delle scene dopo le nozze, tempestivamente smentite dalla diva, più che mai interessata a continuare la sua carriera tanto che, insieme a tutta la famiglia Bachchan, si lanciò in un tour mondiale, l’Unforgettable World Tour, toccando gli Stati Uniti, il Canada, Londra e Trinidad.
Nel 2008 è stato distribuito il grandioso Jodhaa Akbar di Ashutosh Gowariker, e nel ruolo di Jodhaa, moglie dell’imperatore Akbar, Aishwarya conquistò il pubblico con una delle sue migliori interpretazioni. La sua intesa con l’attore Hrithik Roshan si dimostrò ancora una volta assolutamente vincente. Prima di concedersi un anno sabbatico, Ash recitò nel film di Ram Gopal Varma, Sarkar Raj, sequel di Sarkar, affiancando sia il marito Abhishek che il suocero Amitabh Bachchan.
Con ben quattro film il 2010 appartiene ufficialmente a lei. Il flop commerciale della versione Hindi di Raavan (in compenso la versione Tamil, Raavanan, ha spopolato al botteghino) viene compensato dalla pioggia d'oro del blockbuster Tamil Endhiran / Robot, girato in locations d’eccezione quali il Machu Picchu (Aishwarya Rai girò alcune scene anche sulla Muraglia Cinese, a fianco delle torri gemelle e alle spalle del Colosseo per il film Jeans, diretto dallo stesso Shankar). L’attrice conclude il decennio portando una ventata di colore con Action Replayy, il film di Diwali diretto da Vipul Shah (Namastey London) nel quale torna a sfoggiare un look da adolescente con zatteroni, minigonne e codini anni ’70 al fianco di un esuberante Akshay Kumar. Nel 2010 il tanto atteso Guzaarish, riporta nuovamente sullo schermo la coppia cinematografica Aishwarya/Hrithik ma il film non ottiene il successo sperato nonostante sia stato diretto da Sanjay Leela Bhansali. Dopo un'interminabile pausa di cinque anni l'attrice torna finalmente a lavorare e nel 2016 esce Jazbaa, un thriller niente male che la vede protagonista accanto a Irrfaan Khan. L'anno successivo sarà poi coprotagonista di Ae Dil Hai Mushkil, il nuovo film di Karan Johar con Ranbir Kapoor e Anuskha Sharma, e affiancherà Randeep Hooda nello struggente Sarbjit. L'apparizione più recente è in Fanney Khan (con Anil Kapoor e Rajkummar Rao) nel quale interpreta una cantante pop indiana.


INFO, GOSSIP, LINK, CURIOSITA’, ECC…

Aishwarya parla correttamente Tulu (la lingua della sua comunità natale), Hindi, Inglese, Kannada, Marathi, Tamil e Urdu.
Ha girato anche un film Telugu, Ravoyi Chandamama, nel 1999.
Al concorso di Miss India 1994 arrivò solo seconda: Sushmita Sen le strappò il titolo prima di diventare Miss Universe.
Lunga è la lista dei ruoli declinati, ne ricordo solo alcuni: Tina in Kuch Kuch Hota Hai (assegnato a Rani Mukherjee), Jalwa in Mangal Pandey - The rising (Amisha Patel), Chinki in Munnabhai MBBS (Gracy Singh), Anna in Barsaat - A sublime love story (Bipasha Basu), Nishi in Corporate (sostituita da una fortunatissima Bipasha Basu), Neha in Dostana (assegnato ad una altrettanto fortunata Priyanka Chopra).
E' (o è stata) ambasciatrice di l'Oréal Paris, Longines, Coca Cola (ma anche Pepsi), Lux e Nakshatra Diamond Jewellery.
Il suo stilista preferito è Giorgio Armani.
Una nuova varietà di tulipano è stata chiamata Aishwarya Rai in onore della diva.
E’ stata la prima attrice indiana ad apparire sulla copertina di Rolling Stones, e la rivista Time Magazine la include tra le cento persone più influenti del mondo ben due volte: la prima nel 2004, la seconda nel 2010.
Ormai tutti conoscono i dettagli della sua burrascosa relazione con Salman Khan. Le liti tra lei e Sallu provocarono il suo abbandono del set di Chalte Chalte e, pare, una definitiva rottura professionale tra l’attrice e Shahrukh Khan. Un altro suo chiacchieratissimo flirt fu con l’attore Vivek Oberoi.
La rete esplode di innumerevoli siti non ufficiali, oltre 15.000, dedicati all’attrice. Suggerisco di consultare Aishwarya Rai Official Website, TheAishwaryaRai.com, Aishwarya Rai Fan Club.
Nel 2004 fu la prima attrice indiana - e ad oggi l'unica - a vantare una statua al Madame Tussauds Museum di Londra: ad affiancarla le statue di celebrità indiane solo maschili come Amitabh Bachchan, Shahrukh Khan e Salman Khan (clicca qui per le immagini della statua di Ash a Londra).
Nel 2009 le è stata conferita l'onorificenza del Padma Shree per il suo contributo allo sviluppo del cinema indiano contemporaneo, e nello stesso anno è stata proclamata, durante la cerimonia di assegnazione degli IIFA Awards, “Star del Decennio”.


ARTICOLI IN NEWS AND GOSSIP: clicca qui per gli aggiornamenti relativi ad Aishwarya Rai.

SPECIALE AISHWARYA AL FESTIVAL DI CANNES: la Bollywood Queen conquista il pubblico e i fotografi ogni anno. Curiosate tra gli articoli pubblicati nel blog e restate incantati dalla sua insuperabile eleganza.  EDIZIONE 2002 - EDIZIONE 2003 - EDIZIONI 2004/2005 - EDIZIONE 2006 - EDIZIONE 2007 - EDIZIONE 2008 - EDIZIONE 2009 - EDIZIONE 2010 - EDIZIONE 2011


FILMOGRAFIA COMPLETA

15 luglio 2010

IMRAN KHAN: LIVE CHAT


Pochi istanti fa si è conclusa la videochat organizzata da Bollywood Hungama con Imran Khan.
L'attore ventisettenne, che ha vinto nel 2008 un Filmfare Award come migliore attore esordiente per Jaane Tu Ya Jaane Na, è attualmente sugli schermi con la commedia romantica, prima al box office, I Hate Luv Storys.

Ecco le risposte di Imran alle domande poste dal team di Cinema Hindi:

- Che cosa le è piaciuto di Jay, il suo personaggio in I Hate Luv Storys?
Quanto è stato divertente interpretarlo.

- Qual è la sua scena preferita di I Hate Luv Storys?
Mi è piaciuta molto quella della cena con Sonam e Sameer, prima che inizi il brano Sadka Kiya, perchè c'è molta tensione.

- Che cosa pensa dei film Hindi più sperimentali come Love Sex Aur Dhokha, Kaminey e Dev D?
Love Sex Aur Dhokha è brillante. Apprezzo molto Dibakar (*), sia professionalmente che dal punto di vista personale.

- Conosce il Cinema Italiano?
Ho visto tutti i film di Roberto Benigni. Sono un suo grande fan.

La chat integrale sarà presto disponibile sul sito di Bollywood Hungama. Data la grande disponibilità, la simpatia e il garbo con cui Imran ha partecipato, consigliamo di non perderla.

(*) Dibakar Banerjee, il regista di Love Sex Aur Dhokha.

14 luglio 2010

PRIYANKA CHOPRA: LIVE CHAT


Ieri pomeriggio Bollywood Hungama ha organizzato una videochat con la splendida Priyanka Chopra. Miss Mondo nel 2000, ha debuttato a Bollywood nel 2003 vincendo il suo primo Filmfare Award, quello come miglior attrice esordiente, per Andaaz.
Tra le sue interpretazioni più interessanti: Fashion del talentuoso Madhur Bhandarkar, per il quale si è aggiudicata il National Film Award come miglior attrice protagonista, Dostana e Kaminey.

Ecco le risposte di Priyanka alle domande poste dal team di Cinema Hindi:

- Il suo prossimo film sarà Anjaana Anjaani, la cui uscita nelle sale è prevista per autunno: di che tipo di pellicola si tratta?
E' una storia d'amore.

- Dostana e Kaminey sono stati due grandi successi. In base a che cosa sceglie di accettare una parte?
Ho scelto Dostana per la sceneggiatura e Kaminey per Vishal Bhardwaj.

- Che tipo di attrice è? Più istintiva o più metodica?
Spontanea.

- Si è mai identificata con un suo personaggio? Quale?
Neha di Dostana è quello che sento più affine.

- Chi sono i suoi attori preferiti nella storia del Cinema Hindi?
Madhuri Dixit e Shah Rukh Khan.

- Il film del 2010 che fino ad ora l'ha colpita di più?
Non vedo l'ora di vedere Toy Story 3.

- Le piace l'Italia?
Non ci sono mai stata.

La chat integrale è disponibile sul sito di Bollywood Hungama.

01 luglio 2010

SONAM KAPOOR: LIVE CHAT



In occasione dell'uscita del film I Hate Luv Storys (IHLS), prodotto dalla Dharma Productions ed interpretato dall'inedita coppia Imran Khan-Sonam Kapoor, il sito di Bollywood Hungama ha organizzato una chat con la bellissima attrice protagonista.
Ecco le risposte ad alcune domande poste dal team di Cinema Hindi:

- Che cosa le piace del suo personaggio in IHLS?
Il nome: Simran.

- Qual è la scena del film che preferisce?
L'intervallo.

- Che attore è Imran Khan, il suo partner di scena? Istintivo o metodico e perfezionista?
Tutte e tre le cose.

- Una versione Hindi del capolavoro di Jane Austen, Emma, è una sfida impegnativa. Che tipo di film è Aisha (*)?
Guardatelo e lo saprete.

- Chi è la sua eroina preferita nella storia del Cinema Hindi?
Nargis, Nutan, Waheeda Rehman, Madhuri, Sridevi, Kajol e Rani.

- E' mai stata in Italia?
Sì. Adoro Roma e gli uomini italiani.

Il contatto Twitter di Sonam Kapoor è @sonamakapoor.
Il sito ufficiale di I Hate Luv Storys.

(*) Aisha è il prossimo film, in uscita il 6 agosto, di Sonam Kapoor. Si tratta di un adattamento del romanzo di Jane Austen, Emma. Nel cast anche Abhay Deol e Cyrus Sahukar.
Il sito ufficiale di Aisha.

La chat integrale è disponibile sul sito di Bollywood Hungama.

16 maggio 2010

SHAH RUKH KHAN



Se Amitabh Bachchan a Bollywood è un dio, il suo erede si chiama Shahrukh Khan (SRK), il Baadshah, il re di Bollywood, King Khan. Di lui si sa tutto ed è stato detto di tutto, milioni di persone lo seguono e milioni di donne lo sognano. Fenomeno mediatico senza precedenti, egli stesso scherzosamente si è definito "un dipendente di Shahrukh Khan", nel 2005 è apparso sulla copertina del National Geographic - Asian Edition, nel 2007 gli è stato conferito l'Ordre des Arts et des Lettres Award dal governo francese per la sua eccezionale carriera, nel 2008 Newsweek l'ha inserito tra le 50 persone più potenti del mondo, e nel 2009 ha conseguito la laurea ad honorem all'Universita delle Arti e della Cultura del Bedfordshire. La lista dei riconoscimenti ottenuti, anche in patria (nel 2002 ha ricevuto il Rajiv Gandhi Award per l'eccellenza nel campo dell'Entertainment), è molto lunga ed ancora di più lo è quella degli Awards vinti.

Shahrukh Khan è il Valentino Rossi del cinema indiano: geniale, comunicativo, instancabilmente ambizioso, amato (o odiato) al primo sguardo e senza condizioni.

SRK

Nasce a Delhi il 2 novembre del 1965 e la sua vita sembra un film. Suo padre, Mohammed Taj Khan, è stato un attivista per l'indipendenza indiana. Sua madre, Lateef Fatima Khan, una delle prime donne indiane mussulmane a diventare magistrato. Entrambi muoiono prematuramente, nel 1981 Mohammed Taj a causa del cancro, e nel 1991 Lateef, lasciando SRK orfano a ventisei anni.
A scuola ottiene buoni risultati sia negli studi che nello sport. Si laurea alla Jamia Millia Islamia in Mass Communications ma dopo la morte dei genitori parte per Mumbai per diventare un attore. Nello stesso anno sposa Gauri Chibber. Lui mussulmano, lei hindu: la famiglia di Gauri è fermamente contraria alla loro relazione tanto che la madre minaccia il suicidio. Dopo sette anni di incontri rubati e pazienti ma decise manovre di avvicinamento ai genitori di lei, i due, come nei migliori romanzi d'amore, giungono all'happy end.
Una volta arrivato a Mumbai Shah Rukh ottiene una parte in un telefilm di discreto successo, Fauji, e dopo qualche altro lavoro per il piccolo schermo viene lanciato a Bollywood.
Anche la sua carriera cinematografica, come la sua vita, ha un carattere leggendario: Baazigar, del 1993, è il suo primo film da protagonista assoluto. E' una parte rifiutata da altri attori perchè fortemente negativa, ma per Shah Rukh è un grande successo. Il ragazzo venuto da Delhi senza conoscenze ed orfano di entrambi i genitori vince il suo secondo Filmfare Award (il primo lo aveva ottenuto per il miglior debutto in Deewana). Gli spettatori lo adorano, nonostante interpreti un assassino, empatizzano con il suo personaggio. Per la prima volta tutti fanno il tifo per l'eroe negativo.
Stessa anomalia per Darr, 1993: SRK interpreta un ragazzo pazzo d'amore la cui ossessione lo porta a conseguenze estreme. Pubblico e critica lo premiano e Sunny Deol, il co-protagonista "buono", viene totalmente messo in ombra.

Nel 1995 i tempi sono maturi per un grande ruolo in un film romantico. Aditya Chopra, regista, produttore e figlio del mitico Yash Chopra, parla con Shah Rukh: "I understand you don't like love stories and you find them very pansy. But if you want to be a superstar in this country, you will never be one by being a man's hero... In this country you have to be every mother's son, every sister's brother, every girl's dream guy to be a superstar" (*) ("Capisco che non ti piacciano le storie d'amore e che le trovi sdolcinate. Ma se in questo Paese vuoi essere una superstar non potrai diventarlo con ruoli da macho. Per diventare una superstar, in questo Paese devi essere il figlio di ogni madre, il fratello di ogni sorella e l'uomo dei sogni di ogni ragazza").
Nasce così Dilwale Dulhania Le Jayenge, diretto dallo stesso Aditya Chopra, nel quale Shah Rukh Khan è Raj, innamorato di una ragazza, Simran, che è promessa in sposa ad un altro. I due faranno tutto il possibile per riuscire a stare insieme.
Due righe, però, non bastano per rendere l'incredibile impatto di questa pellicola. Il suo successo è clamoroso tanto che Dilwale Dulhania Le Jayenge si aggiudica dieci Fimfare Awards, ad oggi superato solo da Black di Sanjay Leela Bhansali, e un National Film Award come Miglior Film. Si pensi che su questo film è stato scritto persino un libro, Dilwale Dulhania Le Jayenge di Anupama Chopra, e che in un cinema di Mumbai viene tutt'oggi proiettato, da più di quindici anni, senza interruzioni: un record assoluto.
Come predetto da Aditya Chopra, SRK diventa il figlio che tutte vorrebbero avere, il ragazzo della porta accanto, il fidanzato ideale. Dopo Dilwale Dulhania Le Jayenge il pubblico si innamora della coppia Shah Rukh Khan-Kajol (Simran), duo già visto in due film di successo (Baazigar e Karan Arjun). Da questo momento in poi, per tutti, la compagna ideale di Shah Rukh Khan, sul grande schermo, è Kajol. Inoltre il sodalizio professionale tra SRK e la potentissima casa di produzione Yash Raj si stringe dando alla luce altre pellicole romantiche di successo come Pardes e Dil To Pagal Hai.
Nel 1998 SRK gira Duplicate, commedia deliziosa nella quale recita in un doppio ruolo. Duplicate è prodotto dalla Dharma Productions di Yash Johar, grande filmmaker scomparso nel 2004. E nel 1998 il figlio di Yash Johar, Karan Johar, debutta come regista. La casa di produzione è sempre la Dharma Productions, gli attori protagonisti sono Shah Rukh e Kajol, il film è Kuch Kuch Hota Hai, storia d'amore tra Rahul e Anjali. Il succeso è strepitoso.
Il duo delle meraviglie Kajol-SRK diventa un trio, tanto che nel 2001 Karan Johar dirige di nuovo i suoi amici ed attori preferiti in un'altra commedia sentimentale, Kabhi Kushi Kabhie Gham. Un secondo blockbuster che raccoglie successi, consensi ed incassi anche all'estero.
Il film viene visto in Franica, in Germania e negli Stati Uniti.
Il personaggio di SRK si chiama ancora Rahul e i suoi ruoli da bravo ragazzo innamorato, romantico alla Raj/Rahul, diventano il suo marchio di fabbrica.

SRK, l'instancabile, nello stesso tempo fonda la casa di produzione Dreamz Unlimited insieme a Juhi Chawla, amica e attrice con cui divide anche la scena, e il regista Aziz Mirza. Il primo film prodotto è Phir Bhi Dil Hai Hindustani. Il ruolo del protagonista naturalmente è affidato allo stesso SRK, ma nonostante un primo tempo divertente, costruito per mettere in luce la versatilità e la vena più spiritosa ed ironica dell'attore, il film non decolla. E' il primo vero flop di SRK, che l'anno dopo ci riprova con un colossal storico sulla vita dell'imperatore Asoka. Asoka, presentato anche alla Mostra del Cinema di Venezia del 2001, costa moltissimo ma incassa poco. Un grande sforzo per un risultato molto deludente.
Finalmente nel 2004 la Dreamz Unlimited mette a segno il suo primo e unico successo, Chalte Chalte, ancora un ruolo da innamorato per SRK, ancora un centro.

Se come produttore muove i primi passi, come attore la sua ascesa continua. Non solo si guadagna un posto nel firmamento delle star, ma diventa il re di Bollywood.
Diversifica i ruoli e alterna film di intrattenimento ad altri meno commerciali.
Scelto da Sanjay Leela Bhansali, interpreta Devdas, adattamento cinematografico di un classico della letteratura indiana, scritto ai primi del Novecento da Sarat Chandra Chattopadhyay. Devdas è una produzione sontuosa, di una bellezza toccante. La pellicola è raffinatissima e l'interpretazione di SRK insieme a quella delle due coprotagoniste, Madhuri Dixit e Aishwarya Rai, è impareggiabile. Il film è un successo, guadagna premi a pioggia e viene presentato al Festival del Cinema di Cannes nel 2002.
Nel rispetto delle tradizioni ma con uno sguardo al rinnovamento SRK è protagonista anche di Swades, diretto dall'amico regista Ashutosh Gowariker, di cui in Italia è arrivato Lagaan. Swades è uno splendido film sulla realtà degli NRI (Non-resident Indian), gli indiani residenti all'estero, che affronta il tema della vita rurale indiana e il discusso problema della divisione in caste. L'interpretazione di SRK è misurata più che mai, tanto che qualcuno stenta a riconoscerlo. Il potente Yash Chopra dichiarerà che chi ama SRK in Swades non ama il vero SRK (*).
In realtà, dopo dieci anni di strepitosa carriera, il re di Bollywood ha ancora voglia di dimostrare il suo talento e la sua incredibile poliedricità.
Viene diretto per la terza volta da Karan Johar. Il film è Kabhi Alvida Naa Kehna. SRK è un uomo che, sposato e con un figlio, si innamora di un'altra donna. L'India più conservatrice non apprezza, ma quella di SRK è un'interpretazione magnifica. Temperamento ruvido, voce roca e sguardo cinico fanno di lui un fedifrago irresistibile.
Altra pellicola inconsueta è Chak De! India. E' la storia di un ex giocatore di hockey, la cui carriera è andata in fumo a causa di un infamante sospetto. Ingaggiato per allenare la Nazionale femminile di hockey su prato, conquisterà il suo riscatto grazie ad un pugno di giovani donne. Le ragazze impareranno a fare gioco di squadra unite sotto la bandiera della loro nazione e, ancora più importante, a decidere per se stesse.
Un sobrio SRK, con barba lunga e piglio deciso, è alla sua ennesima entusiasmante interpretazione.

Nel 2002 ci riprova come produttore e fonda la Red Chillies Entertainment.
Incontra miglior fortuna della volta precedente con Main Hoon Na. E' un film diretto da Farah Khan, coreografa affermata al suo debutto dietro la cinepresa, amica di SRK dal 1993, quando si conobbero sul set di Kabhi Haan Kabhi Naa.
La collaborazione artistica tra Shah Rukh e Farah è all'insegna del divertimento e dell'entertainment. L'obiettivo è realizzare dei blockbuster, e con Om Shanti Om, del 2007, centrano di nuovo il bersaglio.

Le dimensioni del successo di SRK e della sua fama sono difficilmente stimabili.
Ad oggi ha recitato in più di settanta film, e molte sono le guest appearance a cui si è prestato. Ha prodotto otto film e sta lavorando al nono. Nel 2007 ha egregiamente sostituito Amitabh Bachchan nella conduzione dello show televisivo Kaun Banega Crorepati? (Chi vuol essere milionario?). Nel 2008 ha ripetuto l'esperienza in tv presentando il gioco a quiz Kya Aap Paanchvi Pass Se Tez Hain?.
Imperversa da anni sulle copertine di tutte le riviste di spettacolo e non. E' stato testimonial di ogni tipo di prodotti. Egli stesso scherza sul fatto di non essere lui a scegliere il brand ma il brand a scegliere lui (*). Pare che non si sia mai rifiutato di reclamizzare niente, a parte i contraccettivi solo perchè troppo timido. A Mumbai si dice che per vendere ci sia bisogno o del sesso o di SRK, che in fondo sono la stessa cosa (*).
E' spesso ospite di programmi tv, ha presentato varie volte premiazioni ed Awards; sulla sua vita sono stati girati documentari e scritti libri.
Nel 2004 ha doppiato per la Pixar la voce indiana di Mr. Incredible nel film d'animazione Gli Incredibili, e nel 2008 la Red Chillies Entertainment è diventata proprietaria di una squadra di cricket, i Kolkata Knight Riders.
Stanchi del re di Bollywood?
Nient'affatto. Carismatico, eclettico, talentuoso, capace di essere sexy o buffo con in mezzo solo la pausa di un ciak, generoso e senza paura, non c'è niente che per lui sia troppo. Si dice che sia SRK ad aver traghettato il cinema indiano attraverso gli anni novanta, dalla Bollywood più tradizionale a quella di oggi.
Quel che importa è che sullo schermo catalizzi l'attenzione come nessuno.
Per seguirlo i suoi fan sono disposti a tutto. A fare lunghe file per entrare al Madame Tussauds di Londra o al Musée Grévin di Parigi dove si trovano le due statue di cera che lo riproducono. Oppure a prendere d'assedio la Berlinale, quando è ospite della manifestazione.

Nel 2010 è uscito My Name is Khan, arrivato miracolosamente anche nel nostro Paese dopo essere stato presentato al Festival Internazionale del Film di Roma. Shah Rukh Khan ha reso felici tutti i fan italiani con la sua eccezionale presenza alla manifestazione (vedi anche: Shah Rukh Khan al Festival Internazionale del Film di Roma 2010: Rassegna Stampa e Video).
La scoperta da parte dell'Italia di questo irresistibile attore, basso, con il naso grosso, i denti accavallati, le sopracciglia a forma di esse, e tuttavia di indiscutibile fascino e magnetismo, per quanto tardiva, sarebbe un sogno che si avvera.
Che la magia abbia inizio!

FILMOGRAFIA SCELTA

Tutti i film con Shah Rukh Khan sono consigliati.
Obbligati ad una selezione e sicuri che dopo averli provati vorrete vederli tutti, segnaliamo una piccola guida, solo per cominciare:

- Maya Memsaab del 1993, di Ketan Mehta, con Deepa Sahi e Farooq Shaikh. Ispirato a Madame Bovary di Gustave Flaubert, è la storia di una donna irrequieta che, infelice del suo matrimonio, cerca altre avventure. Shah Rukh Khan ha una parte piccola ma significativa. Una chicca per veri fan.
- Baazigar e Darr.
Bazigaar del 1993, di Abbas-Mustan, con Kajol e Dalip Tahil. E' la storia di un ragazzo disposto a tutto per vendicare il padre, rovinato da un uomo senza scrupoli.
Darr del 1993, di Yash Chopra, con Sunny Deol e Juhi Chawla. Rahul Mehra (Shahrukh Khan) è innamorato di Kiran Awasthi (Juhi Chawla) che però è fidanzata con un altro. Il suo sentimento si trasforma in ossessione portandolo alla pazzia.
Entrambi i film segnano gli esordi di SRK in ruoli da antieroe che hanno conquistato tutti.
- Karan Arjun del 1995, di Rakesh Roshan, con Salman Khan e Kajol. In un villaggio rurale, due fratelli cresciuti dalla madre vedova e legatissimi tra loro, vengono uccisi dal ricco e potente nonno per questioni di eredità. Terra, polvere e sangue. Amore, morte e vendetta. La reincarnazione, i legami indissolubili, l'intervento della divinità. L'India cinematografica più cruda e più bella. Un classico del genere.
- Dilwale Dulhania Le Jayenge del 1995, diretto da Aditya Chopra, con Kajol, Anupam Kher e Amrish Puri. Simran (Kajol) e Rahul (Shah Rukh Khan) si conoscono durante un viaggio con amici in Europa. Si innamorano, ma a Simran, pur vivendo come Raj a Londra, è stata impartita un'educazione tradizionale. Simran è promessa in sposa al figlio del migliore amico del padre e deve partire per l'India.
La storia del cinema indiano passa da qui. Impossibile non vederlo.
- Duplicate del 1998, di Mahesh Bhatt, con Juhi Chawla e Sonali Bendre. Bablu Chaudhary (Shahrukh Khan) è un aspirante cuoco in cerca di lavoro, che, purtroppo per lui, ha le stesse identiche sembianze di un pericoloso criminale, Manu (Shah Rukh Khan), evaso di prigione. SRK da applausi, in un doppio ruolo, per una commedia degli equivoci disimpegnata e divertentissima.
- Dil Se del 1998, di Mani Ratman, con Manisha Koirala. Amar Varma (Shahrukh Khan) è un giornalista di All India Radio inviato nelle province Nord-indiane in occasione del 50mo anniversario dell'Indipendenza. Alla stazione incontra una misteriosa ragazza, Meghna (Manisha Koirala), che scoprirà avere un terribile segreto. Film drammatico, diretto da un grande regista, che contiene una celebre e superba sequenza danzata sulle note di un brano musicale, Chaiyya Chaiyya (composto da A. R. Rahman, sua è tutta la colonna sonora) che sarà riutilizzato persino da Spike Lee nel suo Inside Man.
- Kuch Kuch Hota Hai del 1998. Debutto alla regia di Karan Johar. SRK e Kajol ancora insieme. Rahul (Shah Rukh Khan) e Anjali (Kajol) sono compagni di scuola ed amici inseparabili, fino all'arrivo della figlia del preside, Tina (Rani Mukherjee) di ritorno da Londra. Danze, musiche, colori, lacrime e sorrisi a volontà. Bollywood in tutto il suo splendore. Un vero spettacolo.
- Asoka del 2001, di Santosh Sivan, con Kareena Kapoor e Ajith Kumar. Storia romanzata dell'imperatore Asoka che, dopo una vita di uccisioni e guerre sanguinose, diventa un fedele sostenitore e divulgatore del buddhismo. SRK, capello lungo, torso nudo e sguardo da killer, in un grande colossal storico.
- Kabhi Khushi Kabhie Gham (2001). Diretto da Karan Johar, con Amitabh Bachchan, Jaya Bachchan, Kajol, Hrithik Roshan e Kareena Kapoor. Rahul (Shah Rukh Khan), figlio adottivo di una ricca famiglia hindu, si innamora di Anjali (Kajol), una ragazza mussulmana di più modesta estrazione. Il loro sentimento disapprovato dal padre di Rahul diventa la causa della rottura tra Rahul e la sua famiglia. Un vero classico del cinema bollywoodiano. Un film sontuoso, una storia tradizionale, un cast di star e una delle colonne sonore più belle di sempre. Shah Rukh Khan in un ruolo da recitare ad occhi chiusi.
- Devdas del 2002, diretto da Sanjay Leela Bhansali, con Madhuri Dixit e Aishwarya Rai. Tratto da un romanzo dei primi del Novecento, è la tragica storia d'amore tra Dev (Shah Rukh Khan) e Parvati. Un film capolavoro. Da vedere assolutamente.
- Swades del 2004, di Ashutosh Gowariker, con Gayatri Joshi e Kishori Balal. Mohan Bhargava (Shahrukh Khan) è un ingegnere indiano che lavora alla Nasa. Dopo dodici anni negli Stati Uniti decide di tornare in India e ritrovare la tata che lo crebbe. Diventa un'occasione di riflessione sulla propria vita e le proprie radici. Un film intelligente, emozionante e meravigliosamente commovente sull'India delle campagne, la divisione in caste, il senso di turbamento ed alienazione di chi lascia il proprio Paese.
- Main Hoon Na del 2004 di Farah Khan, con Sushmita Sen, Sunil Shetty, Zayed Khan, Amrita Rao e Kabir Bedi. E' la storia di un maggiore dell'esercito indiano (SRK) in missione in un college per sventare un attentato e ritrovare il fratello minore. Leggero, di intrattenimento, a tratti demenziale ma molto divertente. Bella colonna sonora.
- Paheli del 2005, diretto da Amol Palekar, con Anupam Kher, Rani Mukherjee, Amitabh Bachchan, Sunil Shetty e Juhi Chawla. La giovane Lachchi (Rani Mukherjee) va in sposa a Kishen (Shah Rukh Khan), il figlio di un ricco mercante. Solo la prima notte di nozze Lachchi scopre che Kishen sta per partire per affari e starà lontano da casa per cinque lunghi anni. Una favola elegante e colorata, il Rajasthan in tutto il suo splendore, SRK con baffi e turbante.
- Kabhi Alvida Naa Kehna del 2006, di Karan Johar, con Rani Mukherjee, Preity Zinta, Abhishek Bachchan, Amitabh Bachchan e Kirron Kher. Dev (Shah Rukh Khan) e Maya (Rani Mukherjee), entrambi infelici della loro vita e del loro matrimonio, iniziano a frequentarsi per trovare consiglio e conforto reciproco, ma finiscono con l'innamorarsi l'uno dell'altro. Appassionata e coraggiosa pellicola che offre a Shah Rukh uno dei suoi personaggi più belli ed intensi di sempre.
- Don - The Chase Begins Again del 2006, regia di Farhan Akhtar, con Priyanka Chopra, Arjun Rampal e Boman Irani. Remake dell'omonimo film del 1978 con Amitabh Bachchan. La polizia di tutta l'Asia, impegnata a sventare un grosso traffico di droga, ricerca un pericoloso malvivente. Una pellicola d'azione, una bellissima colonna sonora, uno Shah Rukh, irresistibile criminale, che indossa la cravatta sotto la camicia, a contatto con la pelle, sexy da far perdere il sonno.
- Chak De! India del 2007, di Shimit Amin, con Vidya Malvade, Sagarika Ghatge, Chitrashi Rawat e Shilpa Shukla. Sorprendente successo di critica e pubblico nonostante racconti di una squadra femminile di hockey su prato. Punti di forza: SRK (of course), il tema dell'emancipazione femminile ed alcune scene cult davvero imperdibili.
- Rab Ne Bana Di Jodi del 2008. SRK ritrova Aditya Chopra, dopo l'infelice parentesi di Mohabbatein. Nel cast l'esordiente e convincente Anushka Sharma e Vinay Pathak. Shah Rukh è impegnato in un doppio ruolo: quello del timido Surinder, sposato con matrimonio combinato ad una donna che non lo ama, e quello di Raj, sfacciato alter ego di Surinder. Una performance strepitosa.
- My Name Is Khan, di Karan Johar, è l'evento del 2010 perchè riunisce la coppia SRK-Kajol, dopo nove anni di assenza dal grande schermo. La storia americana degli ultimi dieci anni è vista attraverso gli occhi di Rizwan Khan (Shah Rukh Khan), un indiano mussulmano emigrato negli Stati Uniti, che soffre della sindrome di Asperger. Karan Johar non perde il suo tocco magico, SRK e Kajol sono immensi.

Oltre ai numerosissimi ruoli interpretati, SRK è apparso in molti cameo. Tra i più divertenti segnaliamo quello di Kaal, un film prodotto dalla Red Chillies Entertainment, in cui balla nei titoli di testa, e quello del celebre brano Ishq Kamina, insieme ad Aishwarya Rai, nel film Shakti: The Power, interessante pellicola interpretata da Karisma Kapoor e Nana Patekar.

Nel 2011 sono usciti: Ra.One, diretto da Anubhav Sinha e prodotto dalla Red Chillies Entertainment, nel quale, al fianco di Kareena Kapoor, veste i panni di un supereroe (ecco il trailer), e  Don 2, che non ha bisogno di presentazioni.
Nel 2012 è il protagonista di Jab Tak Hai Jaan, diretto da Yash Chopra.
Nel 2013 torna a recitare con Deepika Padukone, diretto da Rohit Shetty,  in Chennai Express.
Nel 2014 ancora accanto a Deepika, è attore e produttore per Happy New Year. Alla regia c'è l'amica Farah Khan.
Nel 2015 esce Dilwale, dirige Rohit Shetty. Kajol e ShahRukh Khan di nuovo insieme dopo cinque anni! E sono di nuovo scintille.
Nel 2016 SRK recita in Fan, diretto da Maneesh Sharma. Un ruolo sfida per lui, che ne esalta le doti e le capacità. Un film notevole, difficile da dimenticare.

Per la filmografia integrale, tutte le special appearance, i film prodotti e i molti Awards vinti rimandiamo alla pagina di Wikipedia dedicata a Shah Rukh Khan.

Per un assaggio delle tante copertine dedicate al Re rimandiamo al post di Cinema Hindi: Shah Rukh Khan Cover Boy. A vostro rischio e pericolo.

Per saperne di più:

ALTRI LINK CONSIGLIATI

- Il sito della Red Chillies Entertainment
- Il sito dei Kolkata Knight Riders
- Il contatto di SRK su Twitter: @iamsrk
- Il suo contatto Facebook, Shah Rukh Khan, ha 1.922.646 adesioni

Siti in inglese

- SRK Pagali
- Vluvshahrukh
- SRK Fanatic
- Planet SRK

Siti in italiano

- Tutti pazzi per SRK

LIBRI CONSIGLIATI

- Dilwale Dulhania Le Jayenge di Anupama Chopra, BFI Publishing
- Still Reading Khan di Mushtaq Sheikh, OM Books International
- King of Bollywood: Shah Rukh Khan and the Seductive World of Indian Cinema di Anupama Chopra, Grand Central Publishing

(*) Le citazioni sono tratte da Still Reading Khan di Mushtaq Sheikh, OM Books International.

21 aprile 2010

ANUPAM KHER: LIVE CHAT



In occasione dell'uscita del film Apartment, il sito di Bollywood Hungama ha organizzato una chat con il grande Anupam Kher, che con molta disponibilità ha risposto a qualche domanda posta dal team di Cinema Hindi.

- Che cosa le piace di Tanha, il personaggio che interpreta in Apartment?
Tanha è un autore di canzoni in cerca di successo che mi ricorda i giorni in cui anch'io lottavo per affermarmi.

- Apartment è un thriller, che tipo di film ama guardare?
Quelli drammatici.

- Com'è stato "reindossare" i panni del Preside di Koochie Koochie Hota Hain?
E' stato divertente.

- Quali sono i suoi prossimi progetti?
Badmaash Company, Hawaai Dada, Mr Bhatti on Chutti.

- Dopo tanti successi che cosa la spinge nella scelta di un ruolo?
Il desiderio come attore e come uomo di esplorare le diverse possibilità delle emozioni umane.

- A Wednesday! è stato proiettato a Roma ottenendo un lusinghiero successo. Perchè non distribuire più film nel nostro Paese?
Mi piacerebbe moltissimo girare in Italia, un Paese delizioso.

Anupam Kher è un assiduo frequentatore di Twitter, il suo contatto è @AnupamPkher. E' inoltre fondatore di una prestigiosa scuola di recitazione, The Actor Prepares, che propone corsi sia a Mumbai che a Londra.

La chat integrale sarà presto disponibile sul sito di Bollywood Hungama.

20 aprile 2010

BOMAN IRANI: LIVE CHAT


In occasione dell'uscita di Well Done Abba, il sito di Bollywood Hungama ha organizzato una chat con il mitico Boman Irani (nella foto sopra, in una scena del film). Il team di Cinema Hindi, presente anche questa volta, ha posto qualche domanda. Ecco le risposte:

- Come definirebbe Well Done Abba in due parole?

Boman Irani: Shyam/Benegal. (*)

- Qual è il messaggio di Well Done Abba?

Boman Irani: Anche la più semplice delle persone può battere il sistema.

- Complimenti per 99, un bellissimo film. La sua interpretazione è eccezionale. Dopo aver recitato in così tanti e diversi ruoli, come sceglie di accettare una parte piuttosto che un'altra?

Boman Irani: Ogni film dovrebbe essere un'esperienza costruttiva. E la varietà è il sale della vita.

- Qual è il suo prossimo impegno?

Boman Irani: Housefull, Dostana 2, Game e Don 2.

(*) Shyam Benegal è il regista e lo storywriter di Well Done Abba.

La chat integrale è disponibile sul sito di Bollywood Hungama.

Testo originariamente pubblicato il 25.03.10.

ARSHAD WARSI: LIVE CHAT


In occasione dell'uscita di Hum Tum Aur Ghost, il sito di Bollywood Hungama ha organizzato una chat con il talentuoso Arshad Warsi, protagonista e produttore del film. Il team di Cinema Hindi è riuscito a porre qualche domanda. Ecco le risposte:

- Che cosa le piace del personaggio che interpreta in Hum Tum Aur Ghost?

Arshad Warsi: E' un ragazzo normale in una situazione assolutamente bizzarra.

- Hum Tum Aur Ghost è un tipico film bollywoodiano?

Arshad Warsi: Assolutamente no, per questo sono preoccupato.

- Qual è il messaggio di Hum Tum Aur Ghost?

Arshad Warsi: Aiutare qualcuno disinteressatamente e la forza del vero amore.

- Ci può dire qualcosa a proposito di Munnabhai Chale Amerika(*)?

Arshad Warsi: Probabilmente cominceremo a girare l'anno prossimo.

- Qual è stato secondo lei il miglior film del 2009?

Arshad Warsi: 3 Idiots.

- Lei ha fatto parte del cast di Dhan Dhana Dhan Goal(**), è un tifoso di calcio? Chi gioca meglio, lei o John Abraham?

Arshad Warsi: Sicuramente io.


(*) Munnabhai Chale Amerika è l'attesissimo terzo capitolo della serie Munnabhai M.B.B.S. e Lage Raho Munnabhai, prodotta da Vidhu Vinod Chopra, diretta da Rajkumar Hirani ed interpretata da Arshad Warsi in coppia con Sanjay Dutt.

(**) Dhan Dhana Dhan Goal è un film del 2007 che racconta le peripezie di una squadra di calcio di Southall, Londra, composta interamente da giocatori asiatici alle prese con il campionato professionistico.

La chat integrale è disponibile sul sito di Bollywood Hungama.

Testo originariamente pubblicato il 24.03.10.

DEEPIKA PADUKONE: LIVE CHAT


Lo scorso febbraio il sito di Bollywood Hungama ha organizzato una chat con l'attrice Deepika Padukone (Love Aaj Kal). Il team di Cinema Hindi è  riuscito a porre qualche domanda. Ecco le risposte:

- Dopo il successo di Love Aaj Kal, qual è il suo prossimo progetto?

Deepika Padukone: Prima Karthik Calling Karthik, poi Housefull in uscita il 30 aprile.

- Che cosa l'ha attratta del personaggio che interpreta in Karthik Calling Karthik?

Deepika Padukone: E' molto diverso da tutti i ruoli che ho affrontato fino ad oggi.

- In occasione delle riprese di Bachna Ae Haseeno ha visitato il nostro Paese, che cosa le è piaciuto dell'Italia?

Deepika Padukone: Sono stata in Italia in luglio ed agosto anche per Housefull; la Puglia è la mia località preferita.

Deepika Padukone ha un profilo su Twitter che è: @deepikapadukone.


La chat integrale è disponibile sul sito di Bollywood Hungama.


Testo originariamente pubblicato il 03.02.10.

AMITABH BACHCHAN: LIVE CHAT


In occasione dell'uscita del film Aladin, il sito di Bollywood Hungama ha organizzato una chat con Amitabh Bachchan.
Il team di Cinema Hindi ha posto alcune domande, ottenendo una risposta anche a proposito della lavorazione di Shantaram. La pellicola, tratta dall'omonimo romanzo di grande successo scritto da Gregory David Roberts, sembra dovesse essere diretta da Mira Nair ed interpretata proprio dal grande Amitabh Bachchan e da Johnny Depp che ne ha comprato i diritti.

D: Lei è il più importante attore al mondo. Dopo così tanti e diversi ruoli, che cosa la spinge ad accettare un film piuttosto che un altro?

R: Accetto i ruoli che ritengo stimolanti e che rappresentano una sfida.

D: Che cosa ci può dire riguardo al progetto Shantaram?

R: Ho incontrato Mira Nair che mi ha dato il copione da leggere, ma in seguito non ci sono stati sviluppi. Credo che il film sia stato rinviato.

Testo pubblicato originariamente il 03.11.09.

21 febbraio 2010

RAJ KAPOOR



Attore, regista e produttore cinematografico, Raj Kapoor divenne il più grande showman della storia del cinema indiano. La sua popolarità si diffuse a macchia d'olio nei Paesi dell'Est Europa, in Russia, e in Medio Oriente. Kapoor fu di fatto un acclamato ambasciatore dell'India all'estero.

Leggi il suo profilo completo nella sezione REGISTI.

Raj, nelle fotografie che lo ritraggono bambino, mostrava già uno sguardo adulto e acuto, inusuale per la sua età, che tradiva la presenza di qualcosa che lo divorava dentro e che doveva trovare la sua espressione. Annoiato dagli studi, decise di intraprendere la carriera cinematografica in qualità di terzo assistente del regista Kidar Sharma, e, dopo brevi apparizioni in film in cui recitava il padre Prithviraj (come Inquilab e il mitologico Valmiki), arrivò il suo primo ruolo da protagonista nel 1944 in Neel Kamal a fianco di Madhubala - lui aveva diciannove anni, lei appena tredici -, seguito dal film in costume Chittor Vijay e dal tenero Dil Ki Rani.

La formazione d'attore del giovane Raj passa attraverso il teatro. Per circa quattro anni recitò nella compagnia di suo padre, prima di fondare la sua casa di produzione cinematografica attirando negli RK Studios molti talenti del Prithvi Theatre: lo sceneggiatore K.A. Abbas, il compositore Shankar e l'attore Premnth. Aag, il suo primo film da regista, conserva un'impostazione prettamente teatrale: non solo il protagonista è un aspirante drammaturgo, ma gran parte delle scene e molte canzoni sono ambientate sul palcoscenico o dietro le quinte.
Instancabile performer, versatile e sciolto nei movimenti, Raj Kapoor si costruì in tempo record un posto d'onore nello star system, e fu capace di esprimere quella scoppiettante passione che mancava nell'approccio cinematografico di attori come Dilip Kumar e Dev Anand. Era in grado di spaziare in generi diversi, se non opposti, ed era dotato dell'intensità necessaria ad un attore drammatico ma anche della vitalità e del linguaggio del corpo giusti per la commedia.
I suoi occhi blu, sfortunatamente non valorizzati  nei film in bianco e nero, causarono turbolenti pensieri nella mente delle sue co-star: molte riviste dell'epoca lo descrivono come un inguaribile seduttore, affascinato, se non ossessionato, dalla bellezza femminile.

Oltre alle formidabili performance nei film da lui diretti (Aag, Barsaat, Awaara, Shree420, Sangam, Mera Naam Joker), Raj accettò una grandissima varietà di ruoli offerti da altri registi. Lo troviamo spigliato, irritante e geloso in Andaz di Mehboob Khan, sexy e maleducato in Dastan di A.R. Kardar, romantico in Jan Pahchan di F. Mistry, affascinante sconosciuto in Chori Chori di Anant Thakur.
Il suo unico doppio ruolo è nel film Paapi, di Chandulal Shah, nel quale interpreta contemporaneamente un donnaiolo scansafatiche e un uomo di fede le cui identità vengono scambiate in seguito ad un incidente ferroviario.

In Bewafaa lo scopriamo antieroe meschino e falso fino al midollo che usa il suo bell'aspetto per cercare di sfruttare la donna che lo ama; nel cast anche un eclettico Ashok Kumar, probabilmente l'unico attore a non venir schiacciato sullo schermo dal ciclone dagli occhi blu. Dilip Kumar in Andaz non fu altrettanto fortunato, nonostante il suo ruolo fosse di maggior spessore rispetto al personaggio geloso e confusionario affidato al collega: è inevitabile seguirlo con interesse, fino a quando non appare Raj Kapoor a rubargli la scena. Da allora i due non recitarono mai più insieme.

Il dissolversi della sua unione sentimentale/professionale con l'attrice Nargis segnò un momento di profonda crisi, e la notizia del matrimonio della sua donna con Sunil Dutt, con il quale lei aveva recitato in Mother India, lasciò Raj Kapoor in una condizione disperata. Nessuna delle sue nuove conquiste riuscì a riempire quel vuoto, e l'attore iniziò a bere. L'attrazione per l'alcol è riscontrabile anche in film come Sharada, Main Nashe Mein Hoon, mentre in Anari (diretto da Hrishikesh Mukherjee) strani riferimenti ad immagini di Awaara sembrano voler trasformare temporaneamente Nutan in Nargis.

Dalla sua imponente filmografia (da attore) estraggo due titoli come campione, le due interpretazioni che preferisco:

 1) Jagte Raho di Amit Mitra
Un pover'uomo assetato cerca di entrare in un condominio per bere ad una fontana. Gli abitanti della palazzina si accorgono della sua presenza ed organizzano una grottesca caccia all'uomo. Tentando di nascondersi nei vari appartamenti per sfuggire all'attacco di massa, il protagonista, umile e silenzioso, osserva scene nauseanti, sotterfugi e peccati. Il film è eccezionale!!! Raj Kapoor per quasi tutta la sua durata non pronuncia una parola, comunicando con gli sguardi, con il suo timore, con l'umiltà delle sue azioni.

2) Anari di Hrishikesh Mukherjee
Un bellissimo film, commovente ma divertente, così come la sua ideale continuazione, Diwana di Mahesh Kaul. Il protagonista è un pittore pieno di gioia di vivere che viene etichettato come idiota e pazzo perchè troppo onesto e idealista. Due personaggi di una dolcezza e ingenuità inaudite, due matti forse (chi altri restituirebbe un portafoglio pieno? Io ho dimenticato un vecchio cellulare in un bagno pubblico e ciò che è successo è prevedibile...), ma è impossibile non far scorrere più di una lacrima seguendo il loro percorso nel mondo.


Ci sarebbero molte altre cose da aggiungere, e continuerei a raccontare del mio mito fino a domani o dopodomani... Ormai non mi resta che pubblicare nel blog una dichiarazione d'amore ma sarà solo un ringraziamento. Davvero sento che i suoi film abbiano regalato qualcosa alla mia vita, e, pur non avendo modo di comunicarglielo, vorrei che sapesse quanto gli sono riconoscente.


BEGINNER'S GUIDE TO RAJ KAPOOR

- "Awaara hoon" (Awaara)
- "Mujhe kisise pyaar ho gaya" (Barsaat)
- "Pyaar hua iqrar hua" (Shree 420)
- "Kisi ki muskurahaton pe" (Anari)
- "Aaja sanam" (Chori Chori)
- "Jaane na nazar" (Aah)
- "Kuch sheer sunata hoon main" (Ek Dil Aur Sau Afsane)
- "Ar dil jo pyaar karega" (Sangam)
- "Dham bhar jo udhar munh phere" (Awaara)





FILMOGRAFIA DA ATTORE: