16 maggio 2010

SHAH RUKH KHAN



Se Amitabh Bachchan a Bollywood è un dio, il suo erede si chiama Shahrukh Khan (SRK), il Baadshah, il re di Bollywood, King Khan. Di lui si sa tutto ed è stato detto di tutto, milioni di persone lo seguono e milioni di donne lo sognano. Fenomeno mediatico senza precedenti, egli stesso scherzosamente si è definito "un dipendente di Shahrukh Khan", nel 2005 è apparso sulla copertina del National Geographic - Asian Edition, nel 2007 gli è stato conferito l'Ordre des Arts et des Lettres Award dal governo francese per la sua eccezionale carriera, nel 2008 Newsweek l'ha inserito tra le 50 persone più potenti del mondo, e nel 2009 ha conseguito la laurea ad honorem all'Universita delle Arti e della Cultura del Bedfordshire. La lista dei riconoscimenti ottenuti, anche in patria (nel 2002 ha ricevuto il Rajiv Gandhi Award per l'eccellenza nel campo dell'Entertainment), è molto lunga ed ancora di più lo è quella degli Awards vinti.

Shahrukh Khan è il Valentino Rossi del cinema indiano: geniale, comunicativo, instancabilmente ambizioso, amato (o odiato) al primo sguardo e senza condizioni.

SRK

Nasce a Delhi il 2 novembre del 1965 e la sua vita sembra un film. Suo padre, Mohammed Taj Khan, è stato un attivista per l'indipendenza indiana. Sua madre, Lateef Fatima Khan, una delle prime donne indiane mussulmane a diventare magistrato. Entrambi muoiono prematuramente, nel 1981 Mohammed Taj a causa del cancro, e nel 1991 Lateef, lasciando SRK orfano a ventisei anni.
A scuola ottiene buoni risultati sia negli studi che nello sport. Si laurea alla Jamia Millia Islamia in Mass Communications ma dopo la morte dei genitori parte per Mumbai per diventare un attore. Nello stesso anno sposa Gauri Chibber. Lui mussulmano, lei hindu: la famiglia di Gauri è fermamente contraria alla loro relazione tanto che la madre minaccia il suicidio. Dopo sette anni di incontri rubati e pazienti ma decise manovre di avvicinamento ai genitori di lei, i due, come nei migliori romanzi d'amore, giungono all'happy end.
Una volta arrivato a Mumbai Shah Rukh ottiene una parte in un telefilm di discreto successo, Fauji, e dopo qualche altro lavoro per il piccolo schermo viene lanciato a Bollywood.
Anche la sua carriera cinematografica, come la sua vita, ha un carattere leggendario: Baazigar, del 1993, è il suo primo film da protagonista assoluto. E' una parte rifiutata da altri attori perchè fortemente negativa, ma per Shah Rukh è un grande successo. Il ragazzo venuto da Delhi senza conoscenze ed orfano di entrambi i genitori vince il suo secondo Filmfare Award (il primo lo aveva ottenuto per il miglior debutto in Deewana). Gli spettatori lo adorano, nonostante interpreti un assassino, empatizzano con il suo personaggio. Per la prima volta tutti fanno il tifo per l'eroe negativo.
Stessa anomalia per Darr, 1993: SRK interpreta un ragazzo pazzo d'amore la cui ossessione lo porta a conseguenze estreme. Pubblico e critica lo premiano e Sunny Deol, il co-protagonista "buono", viene totalmente messo in ombra.

Nel 1995 i tempi sono maturi per un grande ruolo in un film romantico. Aditya Chopra, regista, produttore e figlio del mitico Yash Chopra, parla con Shah Rukh: "I understand you don't like love stories and you find them very pansy. But if you want to be a superstar in this country, you will never be one by being a man's hero... In this country you have to be every mother's son, every sister's brother, every girl's dream guy to be a superstar" (*) ("Capisco che non ti piacciano le storie d'amore e che le trovi sdolcinate. Ma se in questo Paese vuoi essere una superstar non potrai diventarlo con ruoli da macho. Per diventare una superstar, in questo Paese devi essere il figlio di ogni madre, il fratello di ogni sorella e l'uomo dei sogni di ogni ragazza").
Nasce così Dilwale Dulhania Le Jayenge, diretto dallo stesso Aditya Chopra, nel quale Shah Rukh Khan è Raj, innamorato di una ragazza, Simran, che è promessa in sposa ad un altro. I due faranno tutto il possibile per riuscire a stare insieme.
Due righe, però, non bastano per rendere l'incredibile impatto di questa pellicola. Il suo successo è clamoroso tanto che Dilwale Dulhania Le Jayenge si aggiudica dieci Fimfare Awards, ad oggi superato solo da Black di Sanjay Leela Bhansali, e un National Film Award come Miglior Film. Si pensi che su questo film è stato scritto persino un libro, Dilwale Dulhania Le Jayenge di Anupama Chopra, e che in un cinema di Mumbai viene tutt'oggi proiettato, da più di quindici anni, senza interruzioni: un record assoluto.
Come predetto da Aditya Chopra, SRK diventa il figlio che tutte vorrebbero avere, il ragazzo della porta accanto, il fidanzato ideale. Dopo Dilwale Dulhania Le Jayenge il pubblico si innamora della coppia Shah Rukh Khan-Kajol (Simran), duo già visto in due film di successo (Baazigar e Karan Arjun). Da questo momento in poi, per tutti, la compagna ideale di Shah Rukh Khan, sul grande schermo, è Kajol. Inoltre il sodalizio professionale tra SRK e la potentissima casa di produzione Yash Raj si stringe dando alla luce altre pellicole romantiche di successo come Pardes e Dil To Pagal Hai.
Nel 1998 SRK gira Duplicate, commedia deliziosa nella quale recita in un doppio ruolo. Duplicate è prodotto dalla Dharma Productions di Yash Johar, grande filmmaker scomparso nel 2004. E nel 1998 il figlio di Yash Johar, Karan Johar, debutta come regista. La casa di produzione è sempre la Dharma Productions, gli attori protagonisti sono Shah Rukh e Kajol, il film è Kuch Kuch Hota Hai, storia d'amore tra Rahul e Anjali. Il succeso è strepitoso.
Il duo delle meraviglie Kajol-SRK diventa un trio, tanto che nel 2001 Karan Johar dirige di nuovo i suoi amici ed attori preferiti in un'altra commedia sentimentale, Kabhi Kushi Kabhie Gham. Un secondo blockbuster che raccoglie successi, consensi ed incassi anche all'estero.
Il film viene visto in Franica, in Germania e negli Stati Uniti.
Il personaggio di SRK si chiama ancora Rahul e i suoi ruoli da bravo ragazzo innamorato, romantico alla Raj/Rahul, diventano il suo marchio di fabbrica.

SRK, l'instancabile, nello stesso tempo fonda la casa di produzione Dreamz Unlimited insieme a Juhi Chawla, amica e attrice con cui divide anche la scena, e il regista Aziz Mirza. Il primo film prodotto è Phir Bhi Dil Hai Hindustani. Il ruolo del protagonista naturalmente è affidato allo stesso SRK, ma nonostante un primo tempo divertente, costruito per mettere in luce la versatilità e la vena più spiritosa ed ironica dell'attore, il film non decolla. E' il primo vero flop di SRK, che l'anno dopo ci riprova con un colossal storico sulla vita dell'imperatore Asoka. Asoka, presentato anche alla Mostra del Cinema di Venezia del 2001, costa moltissimo ma incassa poco. Un grande sforzo per un risultato molto deludente.
Finalmente nel 2004 la Dreamz Unlimited mette a segno il suo primo e unico successo, Chalte Chalte, ancora un ruolo da innamorato per SRK, ancora un centro.

Se come produttore muove i primi passi, come attore la sua ascesa continua. Non solo si guadagna un posto nel firmamento delle star, ma diventa il re di Bollywood.
Diversifica i ruoli e alterna film di intrattenimento ad altri meno commerciali.
Scelto da Sanjay Leela Bhansali, interpreta Devdas, adattamento cinematografico di un classico della letteratura indiana, scritto ai primi del Novecento da Sarat Chandra Chattopadhyay. Devdas è una produzione sontuosa, di una bellezza toccante. La pellicola è raffinatissima e l'interpretazione di SRK insieme a quella delle due coprotagoniste, Madhuri Dixit e Aishwarya Rai, è impareggiabile. Il film è un successo, guadagna premi a pioggia e viene presentato al Festival del Cinema di Cannes nel 2002.
Nel rispetto delle tradizioni ma con uno sguardo al rinnovamento SRK è protagonista anche di Swades, diretto dall'amico regista Ashutosh Gowariker, di cui in Italia è arrivato Lagaan. Swades è uno splendido film sulla realtà degli NRI (Non-resident Indian), gli indiani residenti all'estero, che affronta il tema della vita rurale indiana e il discusso problema della divisione in caste. L'interpretazione di SRK è misurata più che mai, tanto che qualcuno stenta a riconoscerlo. Il potente Yash Chopra dichiarerà che chi ama SRK in Swades non ama il vero SRK (*).
In realtà, dopo dieci anni di strepitosa carriera, il re di Bollywood ha ancora voglia di dimostrare il suo talento e la sua incredibile poliedricità.
Viene diretto per la terza volta da Karan Johar. Il film è Kabhi Alvida Naa Kehna. SRK è un uomo che, sposato e con un figlio, si innamora di un'altra donna. L'India più conservatrice non apprezza, ma quella di SRK è un'interpretazione magnifica. Temperamento ruvido, voce roca e sguardo cinico fanno di lui un fedifrago irresistibile.
Altra pellicola inconsueta è Chak De! India. E' la storia di un ex giocatore di hockey, la cui carriera è andata in fumo a causa di un infamante sospetto. Ingaggiato per allenare la Nazionale femminile di hockey su prato, conquisterà il suo riscatto grazie ad un pugno di giovani donne. Le ragazze impareranno a fare gioco di squadra unite sotto la bandiera della loro nazione e, ancora più importante, a decidere per se stesse.
Un sobrio SRK, con barba lunga e piglio deciso, è alla sua ennesima entusiasmante interpretazione.

Nel 2002 ci riprova come produttore e fonda la Red Chillies Entertainment.
Incontra miglior fortuna della volta precedente con Main Hoon Na. E' un film diretto da Farah Khan, coreografa affermata al suo debutto dietro la cinepresa, amica di SRK dal 1993, quando si conobbero sul set di Kabhi Haan Kabhi Naa.
La collaborazione artistica tra Shah Rukh e Farah è all'insegna del divertimento e dell'entertainment. L'obiettivo è realizzare dei blockbuster, e con Om Shanti Om, del 2007, centrano di nuovo il bersaglio.

Le dimensioni del successo di SRK e della sua fama sono difficilmente stimabili.
Ad oggi ha recitato in più di settanta film, e molte sono le guest appearance a cui si è prestato. Ha prodotto otto film e sta lavorando al nono. Nel 2007 ha egregiamente sostituito Amitabh Bachchan nella conduzione dello show televisivo Kaun Banega Crorepati? (Chi vuol essere milionario?). Nel 2008 ha ripetuto l'esperienza in tv presentando il gioco a quiz Kya Aap Paanchvi Pass Se Tez Hain?.
Imperversa da anni sulle copertine di tutte le riviste di spettacolo e non. E' stato testimonial di ogni tipo di prodotti. Egli stesso scherza sul fatto di non essere lui a scegliere il brand ma il brand a scegliere lui (*). Pare che non si sia mai rifiutato di reclamizzare niente, a parte i contraccettivi solo perchè troppo timido. A Mumbai si dice che per vendere ci sia bisogno o del sesso o di SRK, che in fondo sono la stessa cosa (*).
E' spesso ospite di programmi tv, ha presentato varie volte premiazioni ed Awards; sulla sua vita sono stati girati documentari e scritti libri.
Nel 2004 ha doppiato per la Pixar la voce indiana di Mr. Incredible nel film d'animazione Gli Incredibili, e nel 2008 la Red Chillies Entertainment è diventata proprietaria di una squadra di cricket, i Kolkata Knight Riders.
Stanchi del re di Bollywood?
Nient'affatto. Carismatico, eclettico, talentuoso, capace di essere sexy o buffo con in mezzo solo la pausa di un ciak, generoso e senza paura, non c'è niente che per lui sia troppo. Si dice che sia SRK ad aver traghettato il cinema indiano attraverso gli anni novanta, dalla Bollywood più tradizionale a quella di oggi.
Quel che importa è che sullo schermo catalizzi l'attenzione come nessuno.
Per seguirlo i suoi fan sono disposti a tutto. A fare lunghe file per entrare al Madame Tussauds di Londra o al Musée Grévin di Parigi dove si trovano le due statue di cera che lo riproducono. Oppure a prendere d'assedio la Berlinale, quando è ospite della manifestazione.

Nel 2010 è uscito My Name is Khan, arrivato miracolosamente anche nel nostro Paese dopo essere stato presentato al Festival Internazionale del Film di Roma. Shah Rukh Khan ha reso felici tutti i fan italiani con la sua eccezionale presenza alla manifestazione (vedi anche: Shah Rukh Khan al Festival Internazionale del Film di Roma 2010: Rassegna Stampa e Video).
La scoperta da parte dell'Italia di questo irresistibile attore, basso, con il naso grosso, i denti accavallati, le sopracciglia a forma di esse, e tuttavia di indiscutibile fascino e magnetismo, per quanto tardiva, sarebbe un sogno che si avvera.
Che la magia abbia inizio!

FILMOGRAFIA SCELTA

Tutti i film con Shah Rukh Khan sono consigliati.
Obbligati ad una selezione e sicuri che dopo averli provati vorrete vederli tutti, segnaliamo una piccola guida, solo per cominciare:

- Maya Memsaab del 1993, di Ketan Mehta, con Deepa Sahi e Farooq Shaikh. Ispirato a Madame Bovary di Gustave Flaubert, è la storia di una donna irrequieta che, infelice del suo matrimonio, cerca altre avventure. Shah Rukh Khan ha una parte piccola ma significativa. Una chicca per veri fan.
- Baazigar e Darr.
Bazigaar del 1993, di Abbas-Mustan, con Kajol e Dalip Tahil. E' la storia di un ragazzo disposto a tutto per vendicare il padre, rovinato da un uomo senza scrupoli.
Darr del 1993, di Yash Chopra, con Sunny Deol e Juhi Chawla. Rahul Mehra (Shahrukh Khan) è innamorato di Kiran Awasthi (Juhi Chawla) che però è fidanzata con un altro. Il suo sentimento si trasforma in ossessione portandolo alla pazzia.
Entrambi i film segnano gli esordi di SRK in ruoli da antieroe che hanno conquistato tutti.
- Karan Arjun del 1995, di Rakesh Roshan, con Salman Khan e Kajol. In un villaggio rurale, due fratelli cresciuti dalla madre vedova e legatissimi tra loro, vengono uccisi dal ricco e potente nonno per questioni di eredità. Terra, polvere e sangue. Amore, morte e vendetta. La reincarnazione, i legami indissolubili, l'intervento della divinità. L'India cinematografica più cruda e più bella. Un classico del genere.
- Dilwale Dulhania Le Jayenge del 1995, diretto da Aditya Chopra, con Kajol, Anupam Kher e Amrish Puri. Simran (Kajol) e Rahul (Shah Rukh Khan) si conoscono durante un viaggio con amici in Europa. Si innamorano, ma a Simran, pur vivendo come Raj a Londra, è stata impartita un'educazione tradizionale. Simran è promessa in sposa al figlio del migliore amico del padre e deve partire per l'India.
La storia del cinema indiano passa da qui. Impossibile non vederlo.
- Duplicate del 1998, di Mahesh Bhatt, con Juhi Chawla e Sonali Bendre. Bablu Chaudhary (Shahrukh Khan) è un aspirante cuoco in cerca di lavoro, che, purtroppo per lui, ha le stesse identiche sembianze di un pericoloso criminale, Manu (Shah Rukh Khan), evaso di prigione. SRK da applausi, in un doppio ruolo, per una commedia degli equivoci disimpegnata e divertentissima.
- Dil Se del 1998, di Mani Ratman, con Manisha Koirala. Amar Varma (Shahrukh Khan) è un giornalista di All India Radio inviato nelle province Nord-indiane in occasione del 50mo anniversario dell'Indipendenza. Alla stazione incontra una misteriosa ragazza, Meghna (Manisha Koirala), che scoprirà avere un terribile segreto. Film drammatico, diretto da un grande regista, che contiene una celebre e superba sequenza danzata sulle note di un brano musicale, Chaiyya Chaiyya (composto da A. R. Rahman, sua è tutta la colonna sonora) che sarà riutilizzato persino da Spike Lee nel suo Inside Man.
- Kuch Kuch Hota Hai del 1998. Debutto alla regia di Karan Johar. SRK e Kajol ancora insieme. Rahul (Shah Rukh Khan) e Anjali (Kajol) sono compagni di scuola ed amici inseparabili, fino all'arrivo della figlia del preside, Tina (Rani Mukherjee) di ritorno da Londra. Danze, musiche, colori, lacrime e sorrisi a volontà. Bollywood in tutto il suo splendore. Un vero spettacolo.
- Asoka del 2001, di Santosh Sivan, con Kareena Kapoor e Ajith Kumar. Storia romanzata dell'imperatore Asoka che, dopo una vita di uccisioni e guerre sanguinose, diventa un fedele sostenitore e divulgatore del buddhismo. SRK, capello lungo, torso nudo e sguardo da killer, in un grande colossal storico.
- Kabhi Khushi Kabhie Gham (2001). Diretto da Karan Johar, con Amitabh Bachchan, Jaya Bachchan, Kajol, Hrithik Roshan e Kareena Kapoor. Rahul (Shah Rukh Khan), figlio adottivo di una ricca famiglia hindu, si innamora di Anjali (Kajol), una ragazza mussulmana di più modesta estrazione. Il loro sentimento disapprovato dal padre di Rahul diventa la causa della rottura tra Rahul e la sua famiglia. Un vero classico del cinema bollywoodiano. Un film sontuoso, una storia tradizionale, un cast di star e una delle colonne sonore più belle di sempre. Shah Rukh Khan in un ruolo da recitare ad occhi chiusi.
- Devdas del 2002, diretto da Sanjay Leela Bhansali, con Madhuri Dixit e Aishwarya Rai. Tratto da un romanzo dei primi del Novecento, è la tragica storia d'amore tra Dev (Shah Rukh Khan) e Parvati. Un film capolavoro. Da vedere assolutamente.
- Swades del 2004, di Ashutosh Gowariker, con Gayatri Joshi e Kishori Balal. Mohan Bhargava (Shahrukh Khan) è un ingegnere indiano che lavora alla Nasa. Dopo dodici anni negli Stati Uniti decide di tornare in India e ritrovare la tata che lo crebbe. Diventa un'occasione di riflessione sulla propria vita e le proprie radici. Un film intelligente, emozionante e meravigliosamente commovente sull'India delle campagne, la divisione in caste, il senso di turbamento ed alienazione di chi lascia il proprio Paese.
- Main Hoon Na del 2004 di Farah Khan, con Sushmita Sen, Sunil Shetty, Zayed Khan, Amrita Rao e Kabir Bedi. E' la storia di un maggiore dell'esercito indiano (SRK) in missione in un college per sventare un attentato e ritrovare il fratello minore. Leggero, di intrattenimento, a tratti demenziale ma molto divertente. Bella colonna sonora.
- Paheli del 2005, diretto da Amol Palekar, con Anupam Kher, Rani Mukherjee, Amitabh Bachchan, Sunil Shetty e Juhi Chawla. La giovane Lachchi (Rani Mukherjee) va in sposa a Kishen (Shah Rukh Khan), il figlio di un ricco mercante. Solo la prima notte di nozze Lachchi scopre che Kishen sta per partire per affari e starà lontano da casa per cinque lunghi anni. Una favola elegante e colorata, il Rajasthan in tutto il suo splendore, SRK con baffi e turbante.
- Kabhi Alvida Naa Kehna del 2006, di Karan Johar, con Rani Mukherjee, Preity Zinta, Abhishek Bachchan, Amitabh Bachchan e Kirron Kher. Dev (Shah Rukh Khan) e Maya (Rani Mukherjee), entrambi infelici della loro vita e del loro matrimonio, iniziano a frequentarsi per trovare consiglio e conforto reciproco, ma finiscono con l'innamorarsi l'uno dell'altro. Appassionata e coraggiosa pellicola che offre a Shah Rukh uno dei suoi personaggi più belli ed intensi di sempre.
- Don - The Chase Begins Again del 2006, regia di Farhan Akhtar, con Priyanka Chopra, Arjun Rampal e Boman Irani. Remake dell'omonimo film del 1978 con Amitabh Bachchan. La polizia di tutta l'Asia, impegnata a sventare un grosso traffico di droga, ricerca un pericoloso malvivente. Una pellicola d'azione, una bellissima colonna sonora, uno Shah Rukh, irresistibile criminale, che indossa la cravatta sotto la camicia, a contatto con la pelle, sexy da far perdere il sonno.
- Chak De! India del 2007, di Shimit Amin, con Vidya Malvade, Sagarika Ghatge, Chitrashi Rawat e Shilpa Shukla. Sorprendente successo di critica e pubblico nonostante racconti di una squadra femminile di hockey su prato. Punti di forza: SRK (of course), il tema dell'emancipazione femminile ed alcune scene cult davvero imperdibili.
- Rab Ne Bana Di Jodi del 2008. SRK ritrova Aditya Chopra, dopo l'infelice parentesi di Mohabbatein. Nel cast l'esordiente e convincente Anushka Sharma e Vinay Pathak. Shah Rukh è impegnato in un doppio ruolo: quello del timido Surinder, sposato con matrimonio combinato ad una donna che non lo ama, e quello di Raj, sfacciato alter ego di Surinder. Una performance strepitosa.
- My Name Is Khan, di Karan Johar, è l'evento del 2010 perchè riunisce la coppia SRK-Kajol, dopo nove anni di assenza dal grande schermo. La storia americana degli ultimi dieci anni è vista attraverso gli occhi di Rizwan Khan (Shah Rukh Khan), un indiano mussulmano emigrato negli Stati Uniti, che soffre della sindrome di Asperger. Karan Johar non perde il suo tocco magico, SRK e Kajol sono immensi.

Oltre ai numerosissimi ruoli interpretati, SRK è apparso in molti cameo. Tra i più divertenti segnaliamo quello di Kaal, un film prodotto dalla Red Chillies Entertainment, in cui balla nei titoli di testa, e quello del celebre brano Ishq Kamina, insieme ad Aishwarya Rai, nel film Shakti: The Power, interessante pellicola interpretata da Karisma Kapoor e Nana Patekar.

Nel 2011 sono usciti: Ra.One, diretto da Anubhav Sinha e prodotto dalla Red Chillies Entertainment, nel quale, al fianco di Kareena Kapoor, veste i panni di un supereroe (ecco il trailer), e  Don 2, che non ha bisogno di presentazioni.
Nel 2012 è il protagonista di Jab Tak Hai Jaan, diretto da Yash Chopra.
Nel 2013 torna a recitare con Deepika Padukone, diretto da Rohit Shetty,  in Chennai Express.
Nel 2014 ancora accanto a Deepika, è attore e produttore per Happy New Year. Alla regia c'è l'amica Farah Khan.
Nel 2015 esce Dilwale, dirige Rohit Shetty. Kajol e ShahRukh Khan di nuovo insieme dopo cinque anni! E sono di nuovo scintille.
Nel 2016 SRK recita in Fan, diretto da Maneesh Sharma. Un ruolo sfida per lui, che ne esalta le doti e le capacità. Un film notevole, difficile da dimenticare.

Per la filmografia integrale, tutte le special appearance, i film prodotti e i molti Awards vinti rimandiamo alla pagina di Wikipedia dedicata a Shah Rukh Khan.

Per un assaggio delle tante copertine dedicate al Re rimandiamo al post di Cinema Hindi: Shah Rukh Khan Cover Boy. A vostro rischio e pericolo.

Per saperne di più:

ALTRI LINK CONSIGLIATI

- Il sito della Red Chillies Entertainment
- Il sito dei Kolkata Knight Riders
- Il contatto di SRK su Twitter: @iamsrk
- Il suo contatto Facebook, Shah Rukh Khan, ha 1.922.646 adesioni

Siti in inglese

- SRK Pagali
- Vluvshahrukh
- SRK Fanatic
- Planet SRK

Siti in italiano

- Tutti pazzi per SRK

LIBRI CONSIGLIATI

- Dilwale Dulhania Le Jayenge di Anupama Chopra, BFI Publishing
- Still Reading Khan di Mushtaq Sheikh, OM Books International
- King of Bollywood: Shah Rukh Khan and the Seductive World of Indian Cinema di Anupama Chopra, Grand Central Publishing

(*) Le citazioni sono tratte da Still Reading Khan di Mushtaq Sheikh, OM Books International.